domenica 27 ottobre 2013

Abbi cura di te

Ciao a tutti, chiunque legga. 
Oggi è per me una giornata non molto positiva, in cui non sono riuscita ad affrontare l'alimentazione come avrei voluto. Non so cosa succeda a voi, ma per quanto mi riguarda, quando i livelli di ansia salgono a seguito di un insuccesso, ho bisogno di trovare strategie che mi concedano di mantenere un rapporto di gentilezza con me stessa, senza - possibilmente - formulare pensieri umilianti e autodistruttivi, che:
  1. Mi riescono naturalissimi :) 
  2. Mi farebbero stare peggio.
  3. Mi indurrebbero a trovare una soluzione solo in apparenza "facile" al disagio, ma non produttiva. 

Quindi, quando l'ansia sale perchè magari ho avuto un episodio di Chew and Spit, inizio ad essere sopraffatta dalla frustrazione, delusione, rabbia e perdo lucidità. Nel momento in cui perdo lucidità, io mi arrendo: mi arrendo di fronte ai miei pensieri incazzati, allargo le braccia e dico loro "che ci volete fare? Io sono fatta così. Mi serve più tempo per riuscire".
Quest'atto formale di arrendermi - e quindi non lasciarmi trasportare in una spirale di ragionamenti patologici condizionati dal disgusto e dall'immagine distorta che ho di me stessa - è salvifico, perchè mi consente di decantare e mi restituisce un'immagine "umanizzata di me stessa", in qualità di persona che ci prova e può riuscire o non riuscire. 

Per me questo è difficilissimo e quindi, per affrontare l'ansia di questi momenti, ho dovuto trovare delle strategie e dei piccoli sostegni. Uno mi è stato fornito già confezionato dalla musica e volevo condividerlo con voi. Si tratta di una canzone che si intitola "Abbi cura di te". L'autore si chiama Cristian Grassilli, che insieme ad uno psichiatra (Gaspare Palmieri) ha dato vita a un progetto di psicologia e psichiatria in musica. Hanno, cioè, "cantato" alcuni dei disturbi psichiatrici principali, con molte delle loro caratteristiche e sfaccettature. Decisamente un lavoro interessante, che apre molti spunti di riflessione sia sulle modalità di diffusione della conoscenza dei disturbi psichiatrici, sia sulla scelta, in questo caso, di uno strumento di diffusione come la canzone, che è per antonomasia qualcosa che si avvicina e tocca corde profonde e intime delle persone. Mentre molti dei disturbi psichiatrici sono ancora un po' stigmatizzati.

Quindi, vi lascio con la verità e la dolcezza di questa canzone che ho ascoltato tante volte, con la speranza che possa servire anche ad altri da incitamento a continuare sulla propria strada, anche quando tutti gli sforzi fatti sembrano vani.


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